domenica 25 novembre 2007

Assassini,mi avete tolto per sempre il Mio Amore





Mio marito Testa Gerardo a gennaio di quest'anno facendo la TAC di controllo annuale si è riscontrato che il nodulo che ha sempre avuto nel polmone dx da 8mm era diventato 13mm ,come ogni anno siamo andati a trovare il prof.Noya che vedendo la Tac ha predisposto subito di rifarne un'altra ,fatto ciò il risultato era uguale quindi gli fa fare un agobiopsia la cui risposta era. positiva ..c'erano parte di cellule maligne in trasformazione ma che era primitivo e non collegabile all'intervento del 1/12/2003 .Abbiamo sempre avuto una grande stima e affetto verso il Prof.Noya ,quando ci disse che Gerardo doveva essere operato gli chiedemmo se era campo suo e lui annui dicendoci che in Sardegna l'aveva fatto per 12 anni ed a tutt'oggi lo faceva,quindi noi eravamo più che sereni come dubitare di una persona che quasi veneravamo ,il Prof.Noya organizzò subito il ricovero presso il suo reparto di chirurgia oncologica al policlinico di Monteluce e che al massimo 15 giorni ci avrebbe mandato a casa infatti il 16 marzo 2007 ci siamo ricoverati (dico siamo perché non ho mai lasciato mio marito da solo ...abbandonando tutto e tutti stando solo con lui) Il 20 marzo Gerardo viene operato per lobectomia sup.dx. Da subito drenò tanto ,ci dissero che era normale perché aveva perso molto sangue infatti fece 7 trasfusioni, col passare dei giorni aumentava il liquido nel drenaggio tant'è vero che il 22/03 drenò 900+altri 500 avvisarono il Prof. che arrivo alle 24:00 vedendo ciò incominciai a capire che qualcosa non andava e che non era tranquillo come dicevano.L'indomani incominciai a porre delle domande la prima volevo capire perché utilizzavano delle bottiglie(Bolau) come drenaggio e non la scatoletta che ebbe 4 anni prima? ogni giorno cambiavano Bolau ma non era mai una operazione asettica, quindi per me rischiosa visto che era collegata al polmone, ma mi dicevano tutti che per il polmone era solo quello il drenaggio e che non c'era alcun pericolo.Dal drenaggio usciva del materiale giallogno-verdastro e corpuscoloso ,quando chiesi spiegazioni mi dicevano che era siero e pleura tutto normale,chiesi anche se era normale che le medicazioni si facessero ogni 7 gg-10 gg ? era normale mettere sempre il paracetamolo con il toradol o lixidol? non era il caso di sospendere poiché l'effetto che gli faceva era di grande sudorazione e quindi fisicamente si indebilitava? ma no è la terapia precautelativa no si preoccupi !!E chi si preoccupa , Il 30 marzo ci spostano in un'altra camera con soli due letti ,li era ricoverato Livio che aveva fatto una colonoscopia il sabato sentivamo un cattivo odore eravamo convinti che proveniva da Livio quando cambiava la busta e quindi non abbiamo prestato attenzione,ma la domenica Livio va via perché dimesso ,ma la puzza aumentava ,allora pensiamo sia il bagno.....,quindi giù con varrecchina ma niente la puzza aumentava e la cosa strana che era sempre più concentrata da Gerardo ,alla fine lo annuso come fossi un cane e sbalordita mi accorsi che era lui.Andai subito a dirlo ai medici che mi risposero che ormai io ero cotta dall'ospedale e che non c'era da allarmarsi tanto a breve sarebbero passati in vista,tornata in camera mi rimisi ad annusare Gerardo per capire da dove proveniva e prendendo il tubo del drenaggio il fetore era insopportabile,ma dentro cosa aveva la Fogna!!!!??? Arrivati i medici si resero conto che non ero io paranoica ma che Gerardo aveva un infezione batterica interna CHE BEL PESCE DI APRILE. Finalmente il 3/04/07si decisero a prendere dei campioni culturali arrivarono le risposte ed aveva Enterococcus faecalis,Citrobacter braakii,candida albicans batteri del tratto gastro-intestinale ,ma che ci fanno nel polmone di Gerardo ??? Come ci sono finiti???Perché non sono intervenuti prima visto che aveva sempre la febbre e il materiale che usciva era sospetto!!!!La loro terapia?paracetamolo tutti i giorni e più di una somministrazione al dì.Perché tanta superficialità?? I giorni a venire era sempre peggio ,Gerardo aveva tanta paura ,mi chiedeva sempre "amo' ma e' tutto a posto,che sta succedendo,ma c'e la faccio"lo rassicuravo tutte le volte gli dicevo di non preoccuparsi perché tutto sarebbe andato bene,il liquido infetto aumentava sempre di più così Noya decise di fargli i lavaggi polmonari ,(inserivamo tramite il drenaggio 2-3 soluzioni di non so che cosa e gliele aspirava ) un dolore atroce ,io gli prendevo la temperatura ogni ora per fare un grafico ed aveva la febbre da infezione saliva scendeva saliva scendeva ecc ecc,.Si avvicinava Pasqua lui era sempre più demoralizzato ,voleva tornare a casa alla sua vita ,così mamma organizzò il pranzo di pasqua, lo avremmo mangiato tutti in ospedale pur di stare insieme,tanto l'importante non era dove saremmo stati ,ma che stavamo insieme,ma non andò propio così perché il sabato Santo7 di aprile ,Noya vuol verificare tramite Gastrografin che non si siano create delle Fistole ,ma l'esito fu' positivo c'era un transito microscopico in corrispondenza dell'esofago li dove lui 4 anni prima era intervenuto .Così pensò bene di regalare a Gerardo oltre che all'ennesimo lavaggio polmonare anche sondino naso-gastrico(addio pranzo Pasquale) e CVC con alimentazione parenterale,il morale era a pezzi la febbre sempre più alta e il drenaggio sempre più.La domenica di Pasqua vedo Gerardo giallastro in viso lo riferisco ai medici ,lo vedono ma mi dicono di no,forse ero io stanca e forse troppo scossa , il lunedì in Al bis la situazione peggiora, la febbre è sempre più alta fino ad arrivare al lunedì sera 9 aprile ,i picchi sono spaventosi 41 - 37-40-36 tanto che dalle 2:00 del mattino Gerardo ha dei fortissimi brividi scuotenti tanto da farlo sobbalzare dal letto dal tremore,non riesce a prendere calore la medicina che gli somministrano non gli fa effetto la febbre continua a salire e ascendere di colpo, Gerardo sta sempre più male ,risuono ,richiamiamo il medico arriva Covarelli che mi dice che oramai si potevano fare solo dei tentavi ,non c'era molto da poter fare. La voglia di picchiarlo è fortissima per quelle frasi ,ma mi domando che razza di dot.siete?comunque lo lasciai perdere chiamai mia madre e mio fratello perchè la situazione non mi piaceva,all'indomani mattina verso le 7:00 finalmente arriva Noya mi chiamare vado nel suo studio (so che non è nulla di buono visto che ogni volta che mi faceva andare nel suo studio era sempre per darmi brutte notizie)mi dice che non può aspettare deve operare altrimenti lo perdiamo!!! insieme tornammo al reparto,vede Gerardo nota che era GIALLISSIMO (non ero io la paranoica erano loro gli incompetenti) senza prepararlo lo portano in Sala operatoria con tutto il pigiama,il mio amore era terrorizzato non stava capendo più nulla,quando entrò in sala mi guardò e mi salutò come se fosse stata l'ultima volta ,io mia mamma e mio fratello Sasi rimanemmo fuori alla sala operatoria ,arrivò Noya mia madre gli bacio le mani implorandolo di salvare Gerardo,Lui le rispose che gli dispiaceva che era capitato proprio a Gerardo, dopo diverse ore da fuori all'improvviso sentimmo Noya,Boselli e Petrina che parlavano dell'intervento ,dicevano che non erano riusciti a trovare la fistola ,stando li ad origliare io e Sasi capimmo .che avevano sbagliato qualcosa di irreparabile, Dopo l'intervento Noya ci chiama e ci dice che aveva fatto il possibile,il rischio era grosso e presente "setticemia "non aveva altro da poter fare se non aspettare i giorni futuri,nell'intervento gli riapre la stessa ferita gli fa una Toilett del cavo nel divaricare le costole glie ne frattura 2 gli mette 3 drenaggi (ma sempre Bolau) gli gonfia l'esofago col blu di metilene ma niente non c'è passaggio la micro fistola non c'è!!!e gli torna a rimettere il sondino naso-gastrico.Oggi mi domando ,un infezione concentrata su una zona crea un ascesso, dall'ascesso si forma una fistola se si rende asciutta la zona la fistola tende a chiudersi partendo dagli esterni,ma se l'esofago è pulito il cavo NO,quindi se me la fai chiudere senza una pulizia succede quello che è successo,cioè si chiude con l'infezione internamente che questa canalizzerà ,si ingrandirà e sarà una tragedia.Portarono Gerardo in rianimazione in quelle ore il terrore di perderlo mi uccideva ,il rimorso di averlo portato li,il dubbio di non essermi accorta prima,tante ,tantissimi pensieri Implorai il dot.Boselli di dirmi la verità ,se loro non erano all'altezza di risolvere il caso con umiltà me lo dovevano dire ,forse un reparto di malattie infettive sarebbe stato adatto?Mi disse di no che eravamo in ottime mani e che ora ero solo sconvolta ma che tutto sarebbe andato bene.la sera stessa lo vedemmo in rianimazione era a pezzi con tutti i sedativi aveva dei dolori allucinanti,il giorno dopo vero le 12:00 lo portarono al reparto stava male,aveva delle fitte atroci alle costole ,la temperatura al momento non c'era nei giorni a venire gli hanno ripetuto più volte il gastrografin ma sempre con lo stesso esito non c'è transito il dottore della radiologia nota che c'era ancora aria che usciva dai drenaggi così domando allo specializzando perché non lo avevano messo ancora in aspirazione visto che dopo tutti quei giorni fuoriusciva sempre tanta aria,e il dottorino gli rispose che il Prof.era contrario e che solo lui poteva decidere il da farsi, quando passavano in visita era sempre come prima : si apre la porta entrano 5-6-10 persone tra dot.prof.inf.studenti la prima domanda : Gerardo come va'? hai la febbre? il drenaggio ..... drena!! fai la tosse !bene ...ciao pallì!!Ma allora io mi domando e dico, con tutto quello che è successo con il pericolo che incombe voi la vostra visita medica la fate sempre così !!mai che avessero visitato le spalle ,mai che gli avessero fatto fare l'aerosol,mai che avessero chiamato un infettivologo,mai che avessero chiamato un pneumologo mai e mai nessuno ,credevano di essere dei padreterni . In seguito gli esami erano sempre alterati i globuli bianchi erano sempre altissimi i batteri c'èrano sempre ansi se ne erano aggiunti altri,allora a cosa è servito quest'ennesimo devastante intervento solo a farlo indebilitare visto che è ancora alimentato con la parenterale,Gerardo non migliorava gli ricomparve di nuovo la febbre sempre legata a brividi sui drenaggi ,dai quali riusciva di nuovo del materiale giallo e corpuscoloso in più aveva come già detto anche perdita d'aria sbombolava su tutti i bolau .La domenica 15/04 domandai come erano i valori di Gerardo e lessi che erano ancora alti 11,46, allora parlai con il dot.Covarelli che era di turno gli chiesi perché non migliora ?che sta succedendo?perchè ha di nuovo la febbre? perché i globuli bianchi sono ancora altissimi?E il dot.con freddezza e distacco mi disse :vede cara sig.ra io risponderò anche a delle domande che non ha il coraggio di pormi;la situazione di suo marito è molto critica ,i globuli bianchi indicano che c'è e persiste ancora l'infezione batterica e che purtroppo sono spiacente ma deve prepararsi al peggio perché la sepsi in atto è molto pericolosa ,può anche precipitare tutto nel giro solo di 2ore.I sintomi sono chiari.......se dovesse accadere mica possiamo riportarlo su in sala per un'altra toilette.....non ci resta che aspettare e sperare che gli antibiotici che sta facendo siano in grado di debellare l'infezione. Non ci credevo ,volevo morire,ma che sta succedendo?Gli altri mi dicono tutto OK e questo mi fa crollare ogni speranza ...ansi già me lo dà per spacciato?ma mi prendono per il c......?stanno giocando con la vita di Gerardo?ero terrorizzata ,mi sembrava di impazzire,chiamai Noya sul cell.ma era spento,mi decisi ...lo porto via ,ma da chi? un giro di telefonate e mi informai uno dei migliori è proprio a Perugia il prof.Daddi della toracica lo chiamai ma non c'era ,mi dissero di richiamare il lunedì mattina,ne parlai con i miei ed anche con Gerardo eravamo tutti d'accordo dovevamo andarcene.Il lunedì mattina aspettavo dal balcone che il prof.Noya arrivasse appena lo vidi lo raggiunsi nel suo studio.Ero incazzata...aprii la porta e gli dissi : Gerardo non ... che mi nascondete?,perchè ha ancora l'infezione? come l'ha presa ?quando lo fa mangiare ?non vede che è diventato 50kg su 180 h .A queste mie domande lui mi risponde subito che è solo Gerardo che ha l'infezione quindi è una cosa che può capitare e che è un caso isolato il suo reparto era sano,allora capii subito che era preoccupato se esponevo denuncia così lo rassicurai dicendogli "non mi interessa di fare denunce voglio solo che mio marito viva quindi se è questo il motivo per il quale non chiamate altri specialisti potete stare tranquillo ansi a questo punto visto che non avete mai fatto una broncoscopia o una semplice visita alle spalle ,dopo un intervento polmonare pretendo che chiamate il Prof.Daddi per un consulto e se non lo fate voi da professionista lo farò io, ma a quel punto farò scoppiare il putiferio" . Mi disse che se così stavo più tranquilla lo avrebbe chiamato in giornata.Aggiunse che comprendeva la mia sfiducia verso di lui e che sicuramente Daddi aveva più esperienza di lui, aggiunse che i globuli bianchi erano alti non per l'infezione ma per una reazione d'organismo. Tornata al reparto dopo circa 1 ora arrivò Boselli (mandato dal prof)che voleva capire con chi avessi parlato la domenica e chi mi aveva spaventato a quel punto, gli dissi con chi avessi parlato e che era più che comprensibile il mio stato d'animo ,mi confermo che in giornata avrebbero contattato il prof.Daddi e che in futuro avrei dovuto parlare solo con lui e il prof.Da lì a pochi giorni arrivarono in reparto il dot.Fedeli con la dot.sa Semeraro del equipe del prof.Daddi gli fanno una broncoscopia e scoprono che c'era una fistola bronchiale,ecco perchè sbombolava!!.Il dot.Fedeli vedendo Gerardo e saputa la storia capì subito che c'era anche il rischio di un crollo psicologico visto che erano mesi di degenza ,tant'e vero che consigliò di dimetterlo quanto prima ,così avrebbe sicuramente avuto una ripresa più rapida. Giorni dopo due drenaggi incominciarono a non drenare più così furono tolti ma ne rimase sempre uno che non accennava a smettere di drenare.Il prof.Daddi chiese al prof.Noya che per studiare bene il caso bisognava fare una tac guidata con contrasto e transito dal dot.Lemmi ,fatto quest'esame l'esito confermava quanto Fedeli aveva diagnosticato col broncoscopio c'era una fistola -bronchiale ,il prof.Daddi dopo quest'esame venne a visitare Gerardo accompagnato da Noya,lo visitò alle spalle gli fece una visita accurata la prima visita in 3 mesi ci saluto e andò nello studio di Noya. Da quel giorno non si vedevano cambiamenti ,esami,soluzioni ma solo la solita routine..... rare medicazioni ...Paracetamolo a tutta forza...Ciproxin e la classica visita,stufi della situazione chiedo a Noya che vuol fare ci manda a casa o no,mi risponde che tra poco lo avrebbe fatto ma dovevamo programmare un'altro intervento di toilette e per togliere sul polmone quella cotennna che si era creata, dopo mesi di infezione e che era la causa del perchè il polmone non si riespandeva,gli chiesi se fosse stato quello definitivo per mettere un punto a questa storia ma mi disse che era un ennesimo tentativo mi opposi, gli dissi che ora poteva anche bastare ,non si potevano fare interventi invasivi solo per provare,cosa farebbe il Prof.Daddi?gli chiesi.mi rispose sminuendo questa soluzione che intendeva creare uno sportellino open-window ma che lui non concordava perchè sarebbe stato psicologicamente devastante per Gerardo e che lasciandolo col drenaggio sicuramente si sarebbero aggiustate le cose ,perchè non tutti i chirurghi sono come lui attenti a non essere troppo invasivi e drastici nelle soluzioni;stetti zitta e ascoltavo ,gli dissi solo che ora non se ne parlava di rioperarlo lo lasciai ed andai in reparto.passarono altri lunghissimi giorni fino ad arrivare ad un giorno in cui Noya disse a Gerardo che l'avrebbe mandato un a casa, giusto il tempo di ordinare la valvola di gremlich e l’avrebbe dimesso. Arrivarono 3 valvole Noya dispose un ennesima prova col blu di metilene da berlo diluito in un bicchier d' acqua ma sdraiato sul letto.



Fatta la prova non veniva nulla dal drenaggio allora non convito gliene fece ribere un'altro Gerardo faceva tutto anche se era di sapore amarissimo perchè sapeva che se andava bene il sabato saremmo andati a casa,rifatta la prova riconfermò la prima,non c'era passaggio;tutti contentissimi arrivò l'indomani che era sabato ma la ,lettera di dimissione non c'era ,arrivo Noya che collego la valvola improvvisando un raccordo che non aveva ,disse a Gerardo che lo avrebbe tenuto ancora per un sotto controllo.......Apriti cielo Gerardo su tutte le furie ...perchè illuderlo inutilmente bastava dirlo prima sono tre mesi che è ricoverato se deve stare ancora qualche giorno che cambiava.....dopo ore calmato Gerardo parlai con Noya che mi disse che era solo una precauzione e che lunedì lo avrebbe mandato a casa e così ,uscimmo il 21/maggio col drenaggio e con l’infezione poiché aveva ancora Staphylococcus aureus e Candida glabrata ,dovevamo ritornare dopo 3 gg per la medicazione.Tornati a casa sembrava che le cose incominciavano ad andare meglio,la febbre non c'era il liquido diminuiva e se non fosse stato per quei dolori atroci che gli procurava il drenaggio messo dal 20 marzo e tutti quei punti che si rimettevano per fermalo perchè oramai la carne in quel punto era lacerata si poteva dire che stava benino,,il 4 giugno facciamo notare che dal drenaggio usciva solo circa 20cc di materiale ,sospettarono subito che forse era otturato il tubo e quindi che non drenasse nonostante che non c'era febbre,decisero di sostituire il tubo attuale con uno più piccolo così facendo forse avrebbero fatto chiudere la fistola-bronchiale perchè essendo più piccolo divaricava meno,così Noya programmò per il 6 giugno questo cambio di drenaggio la stessa sera tornammo a casa,il giorno dopo dal drenaggio usciva un pò di sangue miscelato col solito liquido ma sempre una quantità minima di circa 20-25cc ma all'improvviso il giorno dopo l'8 giugno dal drenaggio incominciava ad uscire tanto liquido giallo circa 200cc ,chiamai subito Boselli il quale mi disse che era normale perchè prima era otturato e che così doveva essere ,ma le cose incominciarono a peggiorare nel trascorrere dei giorni, quel nuovo tubo di drenaggio essendo rigido gli procurava dolori atrocissimi,talmente forti che si piegava nel camminare,in ogni minimo spostamento che facesse , quel maledetto tubo tramortiva,dal dolore atroce che aveva non riusciva neanche più a mangiare e come se non bastasse ritornò anche la febbre , fuoriusciva sempre più liquido circ 700-800 cc al giorno e sempre di colore giallognolo e corpucoloso,tutti i giorni li informavo di quello che accadeva ma per loro era sempre tutto normale ,cambiando le buste del drenaggio sentii che quel liquido aveva un odore agro,portai la busta del drenaggio a Noya facendogliela vedere e annusare ma disse che era normale ,un giorno dovevamo andare a fare l'ennesima medicazione ma Gerardo era allo stremo delle forze ,oramai quel dolore atroce lo stava sfinendo ,il calo del peso che stava subendo nonostante mangiasse lo aveva indebolito,comunque doveva medicarsi andammo informai subito infermieri e medici di sbrigarsi perchè non c'è la faceva a stare in piedi così ci fecero accomodare nella medicheria dicendoci che sarebbero arrivati subito,io intanto andai dal prof.Tonato a fargli vedere l'esame istologico per capire se avrebbe dovuto fare la chemio,ma mi disse di no e anche se avrebbe dovuto non poteva per la sua patologia ,mi chiese meravigliato perchè non eravamo andati da Daddi ,ed anche a lui gli dissi che già mi sentivo in colpa ma che Noya ,doveva essere umile e mandarmi da Daddi così come fecero con lui 4 anni prima ,mi fece gli auguri e aggiunse che mi sarei dovuta muovere per migliorare la qualità di vita di mio marito,lo salutai e tornai da Gerardo vidi che non gli avevano ancora fatto nulla ed erano passate quasi 2 ore, richiamammo e ci dissero che erano impegnati ,ma chi???? se stavano come al solito nella stanza dei medici affianco alla nostra fumando e scherzando fregandosene altamente di chi soffrendo aspettava .Ora poteva anche bastare ..era troppo per l'ennesima volta mi sentii dire da un membro del reparto di portarlo altrove perchè l'avrebbero solo ammazzato li,e così feci,lo misi in macchina e lo portai dal prof..Daddi,non c'era ma feci chiamare il dot.fedeli che si meravigliò come era ridotto Gerardo e per come soffrisse per quel maledetto drenaggio,lo visitò gli fece la medicazione e ci disse che dovevano intervenire subito facendo una toracostomia,lo sportellino,cosi accettammo e lo salutammo dicendogli che aspettavamo che ci chiamasse ,nel ritornare a casa mi chiamò Boselli dicendomi che era mortificato,che gli dispiaceva che eravamo andati via arrabiati e che ci aspettava per medicarlo,........gli dissi ti rendi conto..... siamo andati via da monteluce.... siamo arrivati al silvestrini.....siamo andati in un reparto che non ci conoscevano ......abbiamo fatto la medicazione.......... programmato una soluzione....... e dopo che abbiamo fatto tutto questo, solo ora mi chiami!!!! per dirmi che??Ma lasciateci in pace!!!!la telefonata di Fedeli non arrivava allora lo richiamai mi disse che dovevamo sentire la chirurgia allora gli dissi che noi non volevamo assolutamente essere più seguiti da loro e che se c'erano ulteriori ritardi avrei portato mio marito fuori regione,così mi fissò l'appuntamento col prof.Daddi,quando lo incontrai gli chiesi e lo implorai di salvare Gerardo, avevo sbagliato a non portarlo li prima ma ormai il problema c'era,mi disse che assolutamente andava fatto lo sportellino e con tanta,tanta ,tanta pazienza le cose si sarebbero aggiustate. Ci ricoverammo 22 giugno ,mi chiesero la cartella clinica ma non c'è l'avevo ,bisognava chiederla alla chirurgia ,la toracica la richiese ma loro non la mandavano,era il 25 giugno l'indomani avrebbero operato e quei dementi non mandavano la cartella , allora incazzata chiamai Boselli gli dissi che mi mettevo in macchina per andarla a prendere di persona e guai se non me la davano,e così fù arrivata al reparto era già pronta.Il 26 giugno di pomeriggio lo portano in sala operatoria dove li il prof.Daddi gli fa la toraco-stomia, dopo poche ore finito l'intervento lo riportano al reparto,finalmente non aveva più quel maledetto drenaggio ,la sera la trascorse abbastanza bene ,tant'è vero che l'indomani era energico dolori molto sopportabili e nel contesto una situazione tranquillissima,se anche poco riuscì a mangiare un pò, verso le 17:00 del pomeriggio Gerardo mi chiese un bicchier d'acqua nel berlo mi disse che aveva la sensazione che gli andasse nel polmone,incredula gli dissi di non scherzare,forse era solo una sensazione dovuta dallo zaffaggio delle garze che sfiammano i tessuti,e che quindi gli creavano quella sensazione.dopo circa 5 minuti mi richiese un'altro bicchier d'acqua ,bevutolo mi disse di controllare la ferita ,che non era una sensazione,l'acqua gli finiva proprio dentro,immediatamente controllai la medicazione e vidi che purtroppo aveva ragione ,le garze erano fradice,chiamammo subito i medici,Fedeli accorse subito,dispose di fare subito la medicazione dello sportello,e quando gli tirò fuori le garze sentiva un odore agro ed addirittura trovò all'interno anche i frammenti della pasta che Gerardo aveva mangiato a pranzo,gli fecero bere il blu di metilene e videro che versava nel cavo,a quel punto fu chiaro c'era una fistola-gastro-pleurica.Informarono dell'accaduto il Prof.Daddi ,che arrivò subito al reparto mi disse che così non andavamo bene,doveva isolare immediatamente l'esofago e quindi fargli subito una digiunastomia per farlo alimentare e forse una esofagectostomia,gli chiesi se non c'erano altre alternative,e il Prof.mi rispose che ora la sua priorità era di salvargli la vita e quindi era da procedere,a queste sue parole lo pregai di fare tutto quanto in sua conoscenza pur di salvarlo,il Pof.entro nella camera di Gerardo per parlargli io ero dietro e vidi Gerardo rannicchiato sul letto ,non glie la faceva neanche a parlare per quanto piangeva era terrorizzato tra le lacrime e il magone disse al Prof: Professore aiutatemi ho paura non voglio Morire,non voglio Morire. Mi precipitai da lui lo accarezzavo cercavo di rassicurarlo, era terrorizzato tremava come un bambino .Il prof.gli disse che avrebbe fatto tutto il possibile ma che lui avrebbe dovuto collaborare e di avere tanta pazienza perchè il percorso da prendere era molto,molto lungo,e doveva fare alla lettera ciò che gli veniva chiesto.Non mangiare assolutamente nulla, neanche una caramella -non bere- non ingoiare neanche la saliva,e se faceva questo forse gli avrebbe evitato l'esofagecto-stomia,però intanto avrebbe dovuto fare la digiuno-stomia,arrivarono le anestetiste portarono il solito foglio di consenso ,questa volta fu diverso dalle altre perchè il suo era un "Rischio elevato"ci dissero che avendo già avuto 5 anestesie totale (compreso quello del 2003)era molto pericoloso ed alla domanda di Gerardo se si sarebbe svegliato ? risposero :non lo sappiamo A quel punto andammo in panico, non voleva più operarsi e ci credo..... ,alla fine ne parlammo con i medici e col prof. i quali ci spiegarono che quelle frasi erano di routine dovute alla situazione ma non c'era nulla da preoccuparsi ci tranquillizzammo e così il giorno dopo 28 giugno solo dopo un giorno dall'ultimo intervento Gerardo torna per la 5° volta in sala operatoria per fare quest'ennesimo intervento.Aspettavo fuori alla sala con mia madre incontrai la dot.Matteucci mi disse che era lei l'anestetista ;ne fui felice perchè lui la adorava ,quando c'era lei lo ha sempre tranquillizzato con dei tranquillanti evitandogli quell'ansia e paura preoperatoria,mi raccomandai per il risveglio era la cosa che più mi terrorizzava,mi rassicurò ed entrò.Dopo circa 3 ore l'intervento finì uscirono i medici e anche la Matteucci le domandai solo Si è.... svegliato ? Si...spero di non incontrarlo più in sala aggiunse,lo spero anchio risposi.Gerardo usci dalla sala lo portarono in reparto,passò una notte abbastanza tranquilla,i giorni successivi gli effettuavano le medicazioni alla toracostomia incominciò pian piano ad alimentarsi con la nutrizione enterale ,un giorno si sdraiò sul letto mentre faceva la nutrizione ,all'improvviso si sentì le garze bagnate me lo disse ,lo controllai e notai che era tutto fradicio anche le lenzuola ed il materasso erano bagnati,chiamammo i medici e rifecero subito la medicazione ,era bagnato perchè parte della nutrizione che aveva fatto gli era andata nel cavo,questo purtroppo era dovuto all'intervento sull' esofago fatto nel 2003 ,perchè non aveva più il valvolino e quindi il liquido gli ritornava sull'esofago passando nel cavo tramite la fistola,pertanto l'unica soluzione ormai era che non poteva più sdraiarsi ne quando dormiva ne soprattutto quando faceva l'enterale ansi doveva stare o seduto o all'inpiedi insomma quanto più dritto possibile fino a quando la fistola non si sarebbe chiusa perchè solo con questo principio fisico avremmo evitato il versamento nel cavo;e così fù,Gerardo eseguiva alla lettera tutto ciò che gli dicevano di fare,ha sempre avuto una gran voglia di vivere e per questo non ha mai mollato,il 12/7 ripetemmo il gastrografin il responso fu "NON C'E' TRANSITO" eravamo felicissimi forse erano finiti i giorni brutti,il giorno dopo Gerardo era un pò stanco si mise a letto e si posizionò a circa 45° ,e di nuovo l'incubo ebbe inizio ,la sacca si era versata di nuovo nel cavo,la fistola era ancora aperta,richiamammo i medici ,rifecero la medicazione ,e constatarono che la fistola era ancora aperta,arrivarono le risposte degli esami istologici .......tutti negativi,"NON C'ERA RIPRESA DI MALATTIA" ,il Prof. ci disse che purtroppo Gerardo quando si alimentava tramite l'enterale doveva rimanere inpiedi e non appena il quadro clinico lo permetteva lo avrebbe mandato a casa,e tre volte a settimana doveva andare al reparto per fare la medicazione.Nonostante gli esami istologici negativi avevano sempre il dubbio che potesse essere una ripresa di malattia perchè non potevano credere che un infezione batterica avesse causato tutto questo. Lo dimisero il 17/07/2007 andavamo al centro di salute di ellera perché doveva fare sempre gli antibiotici,stemmo a casa per tutto agosto ,ogni 2 giorni andavamo in ospedale per fare la medicazione alla torocostomia,psicologicamente si riprese andavamo anche al negozio,stava riprendendo la sua vita tra le mani,i batteri erano sempre presenti ansi si alternavano non si faceva in tempo a distruggerne uno che ne comparivano dei nuovi,oramai era un circolo vizioso,si andò avanti così fino a quando non ricomparve lo pseudomonas,facemmo subito gli antibiotici Ciproxin ev ma nonostante tutto resisteva allora l’infettivologo gli raddoppiò la dose ma divenne resistente e allora d’urgenza si è dovuto ricoverare il 4/9/2007 per una nuova terapia antibiotica ,il prof.Daddi gli fece fare tutta una serie di accertamenti anche la PET per levarsi l’ultimo dubbio di una ripresa di malattia,l’esito fù NON C’E’ RIPRESA DI MALATTIA ,fece anche una Gastroscopia per vedere l’entità della fistola,era enorme circa 3cm,a questo punto programmò un intervento per chiudere quella fistola esofago-pleurica lo portarono in sala il 20/09/2007 Gerardo era terrorizzato uscì dopo 11 ore di intervento,lo portarono in rianimazione,il prof.Daddi mi spiegò che senza essere troppo invasivo tramite la toracotomia aveva preso il muscolo e glielo aveva cucito sopra alla fistola (tipo tappo),risistemò il cavo pleurico oramai rovinato e lo stesso polmoncino ,Gerardo fù trasferito al reparto nei giorni che seguirono con tutte le forze che possedeva reagiva e migliorava ,l’infezione non era in circolo nel sangue e quindi sembrava che forse il capitolo si poteva chiudere,ma invece no,i tre drenaggi non riucivano a drenare quanto aveva dentro tant’è che quel siero gli usciva dal petto come una fontanella,il mio amore vedendo questo si paventò da morire,lo tranquillizzavo dicendogli che non era nulla era solo un punto che non teneva ma tutto era sottocontrollo,gli fecero ripetere il gastrografin,la fistola non era chiusa i punti che mantenevano il muscolo non tenevano il tessuto era troppo lacerato non si cicatrizzavano i bordi,il prof.Daddi allora ci disse che purtroppo doveva intervenire facendo quello che gli ha sempre voluto evitare :Esofagectostomia,cioè deviare l’esofago portandolo fuori sul collo,in modo da evitare ogni passaggio ,così per l’ennesima volta Gerardo fu portato in sala operatoria il 4/10/2007,e riportato in rianimazione con condizioni molto precarie.Dopo l’intervento il prof.Daddi ci portò nel suo studio ,ci disse che aveva tolto la fistola e aveva utilizzato una macchina speciale per mettere i punti ,aveva deviato l’esofago e che nella sua lunghissima carriera non aveva mai visto un torace così rovinato ,rovinato dall’infezione a tal punto che non si riusciva a vedere nulla neanche i vasi sanguigni, era tutto un appiccicaticcio,ci disse che lui aveva fatto tutto quanto in suo potere ora anche Dio doveva aiutarci a far si che quei benedetti punti tenessero,il mio cucciolo sofferente con tutti quei dolori e quello strazio non perdeva mai la voglia di vivere,non mollava mai,era lì pronto per ricominciare la sua lotta di ripresa,e ci stava riuscendo ,veniva alimentato tramite parenterale e entrale da poterlo far rimettere ,inizialmente sembrava che il midollo non voleva reagire ma poi anche se non benissimo i valori si ristabilizzarono,i punti tenevano e il cavo era abbastanza pulito. Gerardo incominciava a passeggiare nel corridoio anche se con lentezza ma la sua passeggiata la faceva,l’unica cosa che lo faceva stare tanto male era quella maledetta tosse che comparì subito dopo l’intervento e che non l’ho ha mai lasciato,una tosse stizzosa che quasi lo affogava quando si scatenava, riuscì anche a non curarsi più di quella bustina che gli pendolava dal collo e che gli raccoglieva la saliva ,il dot.Ragusa sospettò che quella tosse era provocata dal polmone sx,forse inconsciamente Gerardo inalava saliva,così per togliersi il dubbio gli fece fare un transito ,ma non risultò nulla dall’esame,un giorno all’improvviso l’allievo infermiere Fabrizio prendendo i parametri costatò che Gerardo aveva i battiti a 140 chiamammo subito i medici lo monitorarono e i battiti addirittura gli arrivarono a 178 ,era tachicardico chiamarono il cardiologo e gli fecero subito un ecocardiogramma nel reparto, diagnosticarono che aveva un versamento di 1,5cm nel pericardio ,allora il dot. Ragusa mi disse che dovevano mettere un drenaggio ,però i cardiologi lo volettero riesaminare nel loro reparto con i loro macchinari ,andammo giù,gli rifecero l’ecocardiogramma e diagnosticarono che non era un versamento importante era una minima quantità. Felicissimi della risposta riprendemmo a sperare ,Gerardo era più sereno ,si riprese la routìn di tutti i giorni ,sempre monitorato,medicazioni giornaliere,e passeggiate nel corridoio,ma all’improvviso una maledetta sera gli vennero i brividi scuotenti la febbre gli arrivò a 40 ,sobbalzava dal letto dopo somministrato il paracetamolo la febbre si levò. I batteri gli erano entrati nel sangue!!!!! Era terrorizzato che gli sarebbe risuccesso ciò che gli capitò al policlinico,sapeva che adesso non aveva più le forze ,sapeva che era troppo indebilitato. L’indomani nel tardo pomeriggio quei maledetti brividi ritornarono,di nuovo febbre a 40 ,scuotente ,tutti i medici erano da lui gli somministravano i medicinali ,lo monitorizzavano,gli fecero un elettrocardiogramma,dopo circa 30min gli passò la febbre . Era stremato ,stanchissimo ,affannato,ma nonostante tutto reagiva,combatteva con quel poco di forze che gli rimanevano. I medici chiamarono l’infettivologa che gli disse di proseguire con la nuova terapia,mi dissero che se sarebbe ricapitato avrebbero dovuto togliere il CVC. Sembrava che la nuova terapia facesse effetto ,ma il sogno con le speranze finisce domenica 28/10/2007 alle 8:00 del mattino gli infermieri ci fanno cambiare stanza,lui non voleva,non so perché ,ma non ci voleva andare,ci trasferirono nella camera di fronte perché aveva il bagno singolo da non condividere con gli altri pazienti,trasferitici Gerardo si sente stanco, ma stava benino , ma per non affaticarlo lo lavai nel letto,arrivò la dot.sa Roberta con l’infermiera Manola gli fecero la medicazione,verso le 16:00 scese dal letto vedemmo la tv seduti sulle poltrone ,verso le 19:00 provammo a fare una passeggiata nel corridoio ma fatti 5 passi si stancò così tornammo in camera e si mise a letto ,gli misurai la temperatura aveva 37.3 poi 37.6.,37.8 incominciava a salire ma a differenza delle altre volte saliva piano, piano feci, chiamare il dottore non erano disponibili,erano in sala operatori per un emergenza ,il dot.Monacelli e la dot.Roberta usciti dalla sala operatoria vennero subito da Gerardo l’informai che era stato stanco per tutto il giorno,che quella tosse stizzosa non mollava e che la temperatura gli stava salendo gradualmente,lo visitarono ed andarono via. Verso le 23:00 la febbre gli arrivò a 38.2 ed ebbe un brivido, andai dall’infermiera gli dissi di chiamare subito i medici e di togliere il CVC,ritornai di corsa da Gerardo lo coprii con tre coperte ,stava iniziando la crisi ,bussai chiamai gli infermieri ,gli somministrarono il paracetamolo ,Gerardo non respirava bene ,chiese l’ossiggeno ,glielo diedi ,ma non gli bastava ,allora gli aumentai la pressione arrivò la dot.sa Roberta,si diede subito da fare gli mise l’ossigeno al 100% ,Gerardo comunque respirava male ,arrivò Monacelli gli fece fare l’elettrocardigramma,vedendo la respirazione di Gerardo chiamò subito i radiologi per fargli fare un torace,arrivò nel reparto il macchinario uscimmo tutti per fargli fare la radiografia,la diagnosi fù addensamenti nel polmone,mentre ero con l’Amore mio per tranquillizzarlo arrivò la dot.sa Orfei della rianimazione con Monacelli,parlavano tra loro sul dafarsi. Quando la Orfei stava andando via Geardo la chiamò le disse:Dottoressa non ve ne andate,aiutatemi,non mi lasciate. La Orfei commossa gli rispose :Gerardo devo andare in rianimazione ho altri pazienti che hanno bisogno di me, ma non ti preoccupare per qualsiasi cosa io sto giù,non ti preoccupare stiamo tutti con te. Anche Monacelli gli disse :Maestro ,stiamo qui ,non c’è ne andiamo. Per tutta la notte la Vita mia è stato male, respirava quasi niente,mi chiedeva ripetutamente da bere e mi diceva che era stanco,perché stavolta non passa? Perché respiro male? Ed io gli dicevo di pazientare che tutto sarebbe andato bene,andai da Monacelli gli dissi :perché non togliete il CVC? E lui :signora legga la risposta delle colture,vede se togliamo ora il CVC ci leviamo un accesso importante,l’infezione non è causata dal CVC.Gerado mi chiamò,corsi da lui lo tranquillizai gli dissi :Amore mio ero andata da Monacelli per sapere qualcosa. Monacelli venne da Gerardo gli disse : Maestro non mollare,sto con te,non vado via mi metto nella camera affianco.Verso le 6:00 del mattino Gerardo mi guarda e mi dice :Scusami per tutte le notti che ti sto facendo fare. Io gli dissi :Se non le faccio per la Vita mia per chi mai dovrei farle. Arrivò mattina Gerardo sempre nelle stesse condizioni ,gli rifecero il torace Monacelli si affacciò mi fece segno di uscire,dissi a Gerardo che andavo a prendere un lenzuolo,mi avvicinai a Monacelli che mi disse:Signora è grave,non abbiamo molto da poter fare,ho parlato con la rianimazione,possiamo anche portarlo lì ma non cambia,decida lei.
Quella parola E’GRAVE mi rimbombava nella mente,impazzivo,ma mi dissi NO lottiamo fino alla fine forse in rianimazione me lo salvano,andai da Gerardo gli dissi :Amore mio ascolta è inutile mentire ,c’è un problema ,dovresti andare in rianimazione,perché li ti gestirebbero meglio. E la Vita mia con gli occhi di chi non vuole morire mi disse :Va bene,ci vado .Andai subito in rianimazione dovevo parlare con la Orfei,citofonai,mi annunciai e chiesi di lei,la dot.sa Orfei mi apri mi fece accomodare in una stanza ci sedemmo e le dissi : ho parlato con Monacelli,abbiamo deciso io e Gerardo viene in rianimazione, si và fino in fondo,dobbiamo fare tutto senza limiti per salvarlo. Lei mi interruppe e commossa mi disse :Non e’ come l’altra volta ,stavolta non possiamo fare più nulla ,se lo dai a me ,io non faccio altro che intubarlo e sedarlo,e tu non lo vedi più,quando me lo darai sarà l’ultima volta che lo vedrai. E ‘ questo che vuoi ? oppure vuoi stargli vicino negli ultimi momenti,accompagnarlo come hai fatto fino ad ora. Capii l’abbracciai e la ringraziai di avermi aiutato a non sbagliare,devo essere con lui fino alla fine finchè morte non ci separi. Tornai di corsa al reparto incrociai Monacelli gli dissi che avevo parlato con la Orfei ,mi interruppe perché già sapeva tutto allora lo lasciai e corsi dal mio Amore,chiamai il fratello Luigi,mia madre e mio fratello,tutti dovevano essere al capezzale di Gerardo.Dissi a Gerardo che non andava più in rianimazione perché le medicine che gli avrebbero dato gliele passavano per il reparto così potevamo stare insieme,anche perché non era una situazione grave da rianimazione. Era stanco voleva dormire ,ma io non glielo concedevo ,avevo il terrore se si addormentasse,mio fratello Gino mi disse lascialo dormire almeno per 10 min,e così fù dormicchiava e si svegliava ma sempre ,sempre con quell’affanno,quando non si svegliava subito al mio richiamo,gli dicevo di non farmi spaventare,perché avevo paura a questa parola si svegliò apri gli occhi con tanta fatica e con quel poco di forze che gli erano rimaste mi disse :No sto bene ,sto bene non avere paura perché sto bene. Andai a parlare con i medici dissi a Ragusa che quando Gerardo non era cosciente l’avrei portato a casa ,forse loro avrebbero capito più di me quando sarebbe stato il momento.ma lui mi disse : E’ difficile sapere quando,può durare forse minuti o ore ma di certo non giorni , quello che posso fare come medico e di alleviarci quella sensazione di affogamento con la morfina,ma più di questo non posso fare. Se lo porta a casa essendo cosciente si sentirà abbandonato da tutti e capirà, vuole questo? .
No che non voglio questo è solo che mi terrorizza il tavolaccio ,ma mi giuri che farete di tutto ma di tutto pur di provare a salvarlo perché io non posso perdere la Vita mia.Non così, non per setticemia,non è giusto ,non può succedere questo.Venne anche il prof.Daddi mi disse le stesse cose “ci dispiace” .Quell’agonia durò tutto il tempo, affannava,dormicchiava e si svegliava ,non parlava più,non aveva la forza di parlare verso le 19:00 aveva gli occhi spalancati ma assenti,alle 21:00 venne la sua infermiera preferita Manola con Giovanni ,arrivò anche l’altra dottoressa preferita Rosanna gli stettero vicino tutto il tempo non lo lasciarono mai, mai ,non urinava più nonostante i Lasix che gli facevano, lui non urinava,gli dissi :Amore questa è la battaglia più dura se la vuoi vincere devi fare la pipì. Mi guardò e mi fece cenno di sì presi il pappagallo ,lui provava,Dio è testimone se ci provava ma niente ,parlando con Manola e Rosanna decidemmo di mettergli il catetere ,ma nonostante questo più di 100cc non veniva giù nulla,gli fecero un emocromo ,ironia della sorte i valori erano ottimi.oramai anche se lo chiamavi non rispondeva più,a tratti aveva gli occhi svegli,provò per ben tre volte a svegliarsi,per ben tre volte ci ha fatto sperare,ma all’improvviso mentre lo accarezzavo ,versò 2 lacrime dall’occhio sinistro e subito dopo

alle 01:55 del 30/10/2007 Gerardo ……………………………..

VITA MIA……….AMORE MIO……….GIOIA MIA…………………

ARIA CHE RESPIRO………….……….

LUCE DELLA VITA MIA…………………… E ORA? ………………….

mercoledì 21 novembre 2007

Secondo intervento ..inizia il calvario




























30 Aprile 2007 mi chiese di fotografargli le ferite,voleva rendersi conto e vedere cosa gli avevano fatto con quel ennesimo e devastante intervento del 10 Aprile

era ancora all'inizio ben altre e devastanti operazioni avrebbe dovuto subire

Oh ....dolce Amore mio ...quanto hai sofferto.....tanto troppo...e per cosa ...ma soprattutto perchè????
o meglio per colpa di chi???



















































Ritorna a casa dopo l'incubo












21 Maggio 2007





Finalmente si ritorna a casa!!


Era felicissimo anche se aveva quel maledetto drenaggio,era felice,era pronto a sopportare qualsiasi dolore perché aveva la speranza di riprendersi la sua vita.


Appena tornammo a casa ,salutò i suoi cuccioli,fece un giro intorno casa e si mise subito all'opera.


Doveva e voleva,guarire in fretta.


Prese il pallottoliere si sedette fuori in giardino e incominciò a fare la fisioterapia.


Ha sempre avuto una gran forza d'animo,una GRANDE VOGLIA DI VIVERE!

Siccome aveva il drenaggio,per tutta la permanenza a casa indossava solo le tute con i bottoni laterali,in tal modo riusciva a nascondere quella busta di drenaggio e poteva girare per la città tranquillamente,senza avere gli occhi della gente addosso.


La prova con il blu di metilene













Era feliicissimo,sprigionava felicità da tutti i pori della pelle,pensavamo che erano finiti i giorni tristi,che oramai a quel suo calvario si poteva mettere la parola Fine.





I ringraziamenti di Gerardo



Ho scritto una lettera di ringraziamento per il Reparto Toracica del Silvestrini(PG)

Lui l'avrebbe fatto,avrebbe sicuramente voluto ringraziarli per come hanno cercato con tutte le forze di strapparlo dalla morte.

Amore mio spero di aver trascritto i tuoi pensieri vedi se và bene


Testa Gerardo


Cercherò di ringraziarvi così come avrebbe fatto il Mio Amore ,un po’ a modo suo,raggruppando i suoi pensieri su di voi .


Ho usato tutte le mie energie,non ho mollato mai,anche quando ero agli stremi,ho lottato,volevo vincerla questa battaglia,non volevo perderla,vi ho chiesto aiuto e siete corsi,abbiamo lottato insieme senza risparmio di energie,
fino alla fine.
Ora vorrei dirvi Grazie ……. Grazie per avermi accudito con affetto, ,grazie per essermi stati vicino, grazie per averci provato a salvarmi.


Grazie Prof.Daddi, ,ho avuto da subito tanta fiducia in lei,anche se avevo tanta soggezione.
Lei è un uomo umile, serio, elegante ma soprattutto umano, ogni volta che mi doveva dire qualcosa ,con quei
suoi “molto… .molto…. molto… “ mi terrorizzava e non mi concedeva mai uno sconto di un “molto”.
Sapevo che il mio era un caso difficile,perciò mi sono affidato a Lei, perché sapevo che avrebbe fatto di tutto pur di salvarmi.
Non mi hai mai nascosto nulla sulla mia situazione,mi ha sempre informato sulle difficoltà,ma ero sereno,perché mi ero affidato a Lei. Grazie davvero Prof. di averci provato,di non avermi abbandonato.


Grazie Dot. Fedeli,anche se è un uomo di poche parole,mi ha dimostrato tanto,a volte le azioni, i gesti e gli sguardi valgono più di mille parole.
Camminando nel corridoio evitava di incrociarmi con lo sguardo ,forse perché già sapeva ,forse perché ci voleva solo un miracolo ,ma almeno ci ha provato e la cosa più importante e che non mi ha abbandonato.


Grazie Dot. Cagini è sempre stato deciso nelle sue cose e costantemente mi ha incoraggiato a lottare.
Quando mi fece la medicazione ,ero un po’ preoccupato perché non me l’aveva mai fatta,ma mi sono ricreduto ,ottima medicazione,affettuosamente mi chiamava Gherald,ma io sono e mi chiamo Gerardo.


Grazie Dot. Ragusa , con quel suo atteggiamento eccentrico mi caricava a non mollare mai,ricordandomi che voi c’è la stavate mettendo tutta per salvarmi,tappando man mano tutti i buchi che si creavano .
Anch’io ce la mettevo tutta ,e lei lo sa,mi sottoponevo a tutto quello che ritenevate opportuno ,abbiamo lottato tutti fino alla fine,volevo anche dirle Grazie per aver cercato di alleviarmi quella sofferenza di affogamento che oramai era fissa .
.

Grazie Dot.sa. Semeraro siete una donna solare,umile, dolce e presente,sempre sorridente ,regalando sempre un sorriso a chi ne avesse bisogno,quella sua risata mi rendeva felice.

Grazie Dot. Daddi ,mi medicava con premura e precisione,sempre col sorriso e con tanta dolcezza,incoraggiandomi sempre dicendomi ”chianu, chianu…….. a …..Merechiaro” un modo per dirmi di pazientare,che col tempo sarei guarito.


Grazie Dot.sa Lomonaco anche se era l’unica che non faceva entrare mia moglie ,è stata brava nel suo lavoro,troppo seria…. ma brava.



Ed ora ,non me ne volete ,devo ringraziare quelle persone che ho più nel cuore,quelle persone che mi sono
state più vicine gioendo e piangendo per me.



Grazie Amico mio , grande Dot.Monacelli che nel corridoio mi regalavi momenti di gioia,giocando per finta a pallone,simulando un gol,un attacco,un palleggio,una corsa.
Ma soprattutto Grazie Amico mio, di non avermi abbandonato quando avevo più bisogno te,standomi vicino e disperandoti per me,ti sei dato da fare,non ti sei fermato un attimo,organizzavi il da farsi e tornavi da me in camera dicendomi ”Maestro,sono qui,non vado via ,non ti preoccupare,sta tranquillo”.
Grazie di avermi sempre incoraggiato a lottare, grazie di essermi stato accanto come un fratello.
Grazie di avermi sempre rincuorato quando ero spaventato,sei sempre stato gioioso , premuroso e giocherellone, mi hai regalato tanti…ma tanti momenti di gioia. Grazie Amico Mio.


Grazie alle mie Dottoresse preferite Rosanna Capozzi e Roberta Pecoriello,mi avete coccolato come fossi un bambino,mi medicavate con tanto amore,soffrivate con me quando le cose si complicavano e gioivate con me quando miglioravano, mi siete state accanto come due Angeli…….i miei Angeli.
Grazie Roberta di essere corsa subito in mio aiuto col Dot.Monacelli,ti affannavi per cercare una soluzione,eri incredula quando mi trovasti in quelle condizioni,con prontezza mi mettesti l’ossigeno,l’elettrocardiogramma,facevi tutto con fermezza,ma dai tuoi occhi si vedeva che soffrivi.
Sei stata e sarai una grande Dottoressa,sei stata amica, sorella tutto……………continua così ,regala a chi soffre tanto affetto così come hai fatto con me.
E a te Rosanna ,compaesana mia ,grazie per non aver mollato!!!!
Hai provato fino alla fine a ribaltare le cose,hai provato e riprovato sperando che migliorassi,non hai lasciato nulla di intentato,non mi hai abbandonato,potevi andare a casa ,era finito il tuo turno,ma tu… ,dottoressina mia ,sei rimasta lì con me, fino alla fine .
Rosanna anche tu non cambiare mai ,porta con te quest’amore per il prossimo,dona sempre a chi sta male, quello che hai donato a me.



Grazie alla mia infermiera preferita Manola ,mi piaceva tanto farti arrabbiare chiamandoti “ Ma.nu..e..la.”,facevi delle smorfiette da bambina dispettosa,ti allontanavi con aria da bambina capricciosa.
Sei sempre stata dolce,mi hai colmato di tanta dolcezza e affetto,sei sempre stata premurosa preoccupandoti pure di trovarmi un sacchettino più piccolo da pormi sul collo.
Quando mi medicavi o mi facevi la terapia, sei sempre stata attenta ,amorevole,mai una volta” giusto per farlo” ,sempre e solo con tanto amore.
Ero contento quando sapevo che c’eri tu di turno, perché mi sentivo più sicuro,sereno,sapevo che se ne avessi avuto bisogno avresti saputo cosa fare e non mi avresti mai lasciato,infatti così è stato,quando ne ho avuto bisogno tu c’eri e mi sei rimasta vicino fino alla fine,anche tu non hai mai mollato,hai provato fino all’ultimo a cambiare le cose ,addirittura quando si era capito che tutto era inutile ti sei preso cura di me preoccupandoti di mettermi le gocce negli occhi perché l’ossigeno me li aveva arrossati,mi hai accudito con amore fino alla fine.
Grazie “Ma..nu…e…la”……………………………………………………….



Grazie Giovanni,giocherellone birbone,quanti momenti felici mi hai regalato.
Incredulo di trovarmi in quelle condizioni,mi sei stato accanto fino alla fine ,in silenzio con rispetto,con tatto,con affetto e con tanta rabbia da non poter cambiare le cose.


Grazie Annapaola,anche se ci conoscevamo da poco ,ti sei affezionata subito a me,regalandomi tanti sorrisi,sdrammatizzando sempre le situazioni,regalandomi tanta speranza.
Ogni volta che eri di turno venivi subito a salutarmi,a informarti come stavo.Grazie per avermi voluto bene.


Grazie a tutti gli altri , vi siete posti sempre con affetto,cercando di alleviare le mie sofferenze,mi regalavate sempre un sorriso,una speranza,mi avete sempre incoraggiato a non mollare,grazie per avermi voluto bene ,io ne ho voluto tanto a Voi.
L’unico rammarico e che, forse….. se fossi venuto prima da voi, forse….. ora….. ero lì a ringraziarvi di persona,non mi dimenticate, portatemi sempre nei Vostri cuori,così attraverso Voi una parte di me vivrà ……… .





Per sempre Grazie

Gerardo Testa

martedì 20 novembre 2007

Sono insieme...Pallina è corsa da lui...Inseparabili

12/11/2007



Tornai a Perugia ,entrai e tutti i nostri cani,mi fecero festa,Pallina soprattutto,la piccola Pallina era coccolona,non si allontanava mai...ma proprio mai..


Quella sera non so come abbia fatto,perché l'ha fatto ma comunque sia sta di fatto che per la prima e unica volta Pallina di sera con noi in casa esce dal cancello e viene investita da un auto che nemmeno ha rallentato.


La nostra piccola Ticolosa è corsa a far compagnia Gerardo,lo penso e ne sono sicura ..perché altrimenti non trovo altre risposte.


Voglio credere che siccome erano legatissimi,non vedendolo,mi abbia voluto aspettare per salutarmi per l'ultima volta perché doveva raggiungere il mio Amore .